Un percorso di formazione a moduli variabili. Il laboratorio dove sperimentare modi diversi di parlare, ascoltare, agire il proprio ruolo e personalità e metterli a confronto con la complessità del diverso altrui.
FRUITORI
Risorse umane di qualsiasi livello e grado, in qualsiasi contesto di appartenenza e provenienza.
FOCUS
L’attività ha come focus lo sviluppo delle abilità comunicative, relazionali in funzione principalmente delle situazioni conflittuali con l’obiettivo di fornire strumenti e strategie atte a trasformare la crisi in opportunità di crescita umana e professionale con la ricaduta di migliorare il clima dei vissuti personali e di conseguenza professionali.
Il ConflictLab nasce dall’esperienza di mediatore e formatore maturata in 12 anni di attività.
STRUTTURA DEL CONFLICT LAB
Modulo minimo di 3 ore, moltiplicabile a seconda dei bisogni in relazione alle risorse del committente. La flessibilità dell’offerta nasce dalla necessità di adattarsi alle qualità dei contesti per poter accedere alla formazione, intesa come cambiamento e trasformazione di un plafond comportamentale.
Il modulo minimo garantisce sempre un tempo importante per l’acquisizione di nuove pratiche dal momento che l’attività è totalmente esperienziale.
Nel caso in cui si possano offrire laboratori con ore maggiori di tre, i moduli sono moltiplicabili con la stessa struttura ma con contenuti diversi e più approfonditi, modulati nei contenuti come risposta ai bisogni, alla domanda o all’esigenza del committente.
METODOLOGIA NEL CONFLICT LAB
Il Conflict Lab utilizza il setting mediativo, segue le scanditure della prassi ( premediazione, mediazione e verifica ). Le persone che partecipano ai laboratori sono chiamate a mettersi in gioco su attività proposte sugli argomenti trattati. Sono applicati braistorming e feedback rispettivamente a inizio e chiusura step di lavoro.
CONTENUTI DEL CONFLICT LAB
Sono i grandi temi della comunicazione, ruoli, relazioni, del conflitto proposto e vissuto come risorsa e opportunità di crescita.
STRUMENTI DEL CONFLICT LAB
Il supporto privilegiato è la proiezione di slides e video sui quali lavorare singolarmente e in gruppo. Lavagna a fogli mobili e pannelli fissi sono strumenti stabili per usare il feedback come misurazione condivisa del lavoro che viene svolto nei laboratori. Simulate e roleplaying per la pratica. Giochi e esercizi individuali e di gruppo per l’approfondimento dei contenuti.
Indici di controllo per le valutazioni in itinere e di fine percorso formativo.
GRUPPI DI LAVORO NEL CONFLICTLAB
I gruppi di lavoro nel ConflictLab sono composti da 10-15 partecipanti, fino a un massimo di 20.
ATTIVITA’
– Trentino Alto Adige- Comuni di Rovereto, Cles, Trento. Progetto TRA.MI.Te. Fondi FEI. Laboratori formativi su “Come costruire benessere nel proprio contesto abitativo” 2014
– Comune di Arluno- MI- in collaborazione con LIONS CLUB INTERNATIONAL. UTE. Università della Terza Età- Laboratori e Minimaster di formazione sui processi di mediazione 2013
– Comune di Bologna in collaborazione con Creativi108 e Dentro al Nido, dicembre 2012: “Conflitto di idee o idee per trasformare il conflitto?”
– Sant’Agata Bolognese – Progetto in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Sant’Agata B.se (BO)
2012 –
– Magenta, giugno 2012 : ” Il cambiamento nella crisi” un laboratorio rivolto
a mediatori civili
– Istituto Tecnico Tecnologico-Economico “ G. Deledda” Lecce a.s.2010-11
a.s.2011-12 –itasdeledda.itlathuile.it/index.php
– Direzione Didattica di Cittadella (PD)
Marzo 2011 –